VITERBESE CALCIO

La storia della Viterbese inizia nel 1908, il campo di gioco "Tommasucci " fu creato nel 1923 ed era situato nell'odierno quartiere Paradiso. I primi campionati disputati dalla Viterbese risalgono proprio a quel periodo (1924/25) e la squadra era composta da molti militari. Nel 1930/31 si inaugura lo stadio della Palazzina, e gli anni successivi la squadra disputò soltanto campionati minori. Una volta terminata la seconda guerra mondiale, il primo problema fu di ricostruire il campo di gioco completamente distrutto dai bombardamenti. Grazie ad alcuni sportivi e tifosi volontari si riuscì ad allestire una squadra che partecipò al campionato provinciale.

Nel 45/46 la Viterbese fu ammessa a partecipare al campionato di serie C e vi rimase fino al 1948 anno in cui retrocedette. In quell'annata giocò; nelle fila gialloblù anche il famoso telecronista Sandro Ciotti. Gli anni successivi non annoverano grandi risultati, la società era sempre alla ricerca di presidenti capaci soprattutto economicamente di garantirle il salto di qualità. I campionati si susseguivano senza molti sussulti fino alla stagione 60/61 quando un gruppo di dirigenti decise di costituire una nuova squadra nel capoluogo. Nacque così l'A.C. VITERBO che, rilevato il titolo di categoria del Montefiascone, partecipò allo stesso campionato della Viterbese (1a categoria). Si disputò cosi il primo derby tra biancorossi e gialloblù. La squadra biancorossa resistette soltanto due anni, poi, per problemi finanziari, fu costretta a cedere il titolo.

Nel 64/65 con l'allenatore magiaro Kovaks si sfiorò la promozione in serie D, ma soltanto nel '67 la Viterbese approdò alla 4a serie. E' l'anno del presidente Enrico Rocchi che finalmente riporterà la Viterbese in serie C. Fu così che per tre anni a Viterbo si ebbe il calcio che conta. Nel primo anno i gialloblù furono inseriti nel girone meridionale e le difficoltà non furono poche. Ne fece le spese l'allenatore Merlin che fu sostituito da Rambone, il quale, nonostante tutto, salvò la squadra dalla retrocessione. L'anno successivo la Viterbese fu inserita nel girone centro-nord, ma la classifica finale non cambiò molto. Anzi in quell'anno si verificò il primo sciopero dei calciatori (in senso assoluto), i quali, non avendo ricevuto da tempo i propri compensi, decisero di non scendere in campo.

Il 72/73 é purtroppo da ricordare per le dimissioni del presidente Rocchi, ma soprattutto per la retrocessione in serie D. Si dovette aspettare altri due anni prima di ritrovare la Viterbese in serie C, e questo avvenne nel 1975 allorché i gialloblù' vinsero la concorrenza del Civitavecchia. Ritornò cosi l'entusiasmo alla Palazzina ed a guidare la squadra fu confermato Persenda, il quale però non riusci' a ripetere l'esploit dell'anno precedente. Nonostante ciò i gialloblù' furono costretti a ritornare tra i dilettanti soltanto per la peggiore differenza reti. Gli anni '80 sono stati caratterizzati da continue difficoltà societarie culminate con la retrocessione nel campionato di promozione dove la Viterbese rimase per tre anni.

Con l'arrivo di Sivori a Viterbo arrivano le grandi promesse e il sogno di diventare una grande squadra, ma tutto ciò durò poco e presto ci si accorse che la realtà era ben diversa. I gialloblù tornarono nel campionato Interregionale nel 1988, ma nel '91 la squadra sarà nuovamente retrocessa. Soltanto un provvidenziale ripescaggio permise alla squadra di rimanere nell'Interregionale. Passata la paura, é l'inizio della scalata alla C2.

Nel 91/92 il campionato per la Viterbese si decide a Grosseto. Con la squadra toscana già matematicamente retrocessa, i gialloblù devono assolutamente vincere per andare allo spareggio promozione, ma in quella domenica "bestiale" la palla non ne volle sapere di entrare in rete. L'uno a uno fu il risultato finale che non servirà a nessuno. La stagione successiva arriva Deodati e si ricomincia. Quell' anno ci si dovrà accontentare del 3° posto. Nel 93/94 é il Teramo che vince il torneo, ma la sorpresa per i viterbesi quell' anno é di trovare nel proprio girone la declassata Ternana e la possibilità finalmente di poter battere i tradizionali e più quotati rivali. Per la gara casalinga con i rossoverdi lo stadio é gremito. La Viterbese in vantaggio di due gol si fa rimontare a tempo scaduto. E' la beffa: ma la rivincita é solo rimandata di un anno.

Il 94/95 é l'anno storico, dopo 18 anni la Viterbese ritorna in C. Testa a testa con la Ternana fino alla penultima giornata quando i rossoverdi scendono a Viterbo. Allo stadio più di 5.000 persone. Se i gialloblù dovessero vincere sarebbe fatta... Alla fine la festa é rimandata. 1 a 1 il punteggio finale e la domenica successiva: tutti a Perugia! La Viterbese vince 2 a 1 con la Pontevecchio ed accede alla C2. Per la Ternana non c'è niente da fare, a Viterbo é festa grande, forse doppia. Dopo anni di purgatorio tra i dilettanti, arriva finalmente la possibilità di confrontarsi con le grandi squadre ed é proprio con queste che la Viterbese disputa le migliori partite, tanto da arrivare a conquistare i play-off per la C1. Nella gara casalinga contro il Giulianova, la Viterbese soffre, rimonta e vince 2 a 1. Con l'entusiasmo alle stelle viene organizzata una trasferta degna di una tifoseria di ben altra categoria, ma a 7 minuti dal fischio finale un tiro beffardo gela i tifosi viterbesi.... Nel secondo anno tra i professionisti (96/97) la Viterbese comincia bene ma poi nonostante rimanga sempre nelle zone alte della classifica a fine campionato non riesce a centrare i play-off. Per il terzo anno consecutivo la squadra gialloblù affronta il campionato di C2, questa volta viene inserita nel girone centrale, e deve confrontarsi con squadre come: Spal, Pisa, Rimini ecc. La Viterbese parte bene e fino alla 12a giornata si trova a combattere per il primo posto in classifica con la Spal, i gialloblù però disputano un pessimo girone di ritorno terminando il campionato ad un passo dai tanto sperati play-off.

Arriva a Viterbo il " presidentissimo" Gaucci che in pochi mesi rivoluziona la società, dopo poche giornate di campionato, esonera mister Iacolino, e al suo posto chiama Beruatto, cambia completamente l'andamento dei gialloblù nel torneo. Si crea un gruppo molto compatto e arrivano anche le vittorie, la Viterbese di mister Beruatto va testa alla 14 giornata e non lascia più la vetta della classifica, piegando alla lunga, la concorrenza delle squadre alternatesi all'inseguimento dei gialloblù, dopo quattro campionati di C2, disputati sempre ad alti livelli, viene raggiunta la tanto auspicata promozione.

Il patron Gaucci chiama per la prima volta nella storia del calcio un allenatore donna, si tratta di Carolina Morace, improvvisamente la Viterbese sale alle cronache su tutte le televisioni nazionali e internazionali, c'è entusiasmo ma anche un pò di scetticismo da parte dei tifosi. Alla 2a giornata la Morace in disaccordo con il presidente si dimette, al suo posto arriva Roselli ma anche per lui la permanenza a Viterbo dura solo cinque giornate, viene sostituito da Stringara. Alla 28a giornata anche Stringara viene esonerato, arriva Viscidi che porta i gialloblù ai play-off. La Viterbese incontra l'Ascoli, nella partita di andata al Rocchi, è la squadra gialloblù che domina, ma a vincere è la formazione bianconera, nella gara di ritorno, stessa musica, l'Ascoli guadagna la finale ed ai Viterbesi non rimane che abbandonare le speranze del traguardo storico della serie B.

Aprea è il nuovo presidente della Viterbese, ma non si prospetta un campionato di vertice, infatti, dopo poche giornate gli allenatori Dell'Orto e Gregucci vengono esonerati, arriva Silipo, ma la musica cambia di poco. I risultati non arrivano, ed anche Silipo viene allontanato, al suo posto viene chiamato Virdis, ma nonostante l'avvicendamento, la squadra precipita nelle zone basse della classifica. Quando tutto ormai sembra compresso, Il presidente Aprea chiama Puccica, il quale riesce con tanta generosità ad evitare la retrocessione diretta. Si arriva ai play-out, la situazione sembra disperata, lo spareggio salvezza è con la Nocerina. A Viterbo i gialloblù disputano una delle partite più belle del campionato, si vedono annullare un gol regolarissimo, ma vincono comunque 1-0. A Nocera inferiore nel ritorno, 400 tifosi viterbesi seguono la squadra, nonostante intimidazioni, invasioni e guerriglia urbana, la Viterbese ottiene un fantastico pareggio per 1-1 e si salva, per i coraggiosissimi tifosi scesi in Campania è festa grande !!

Nel 2001/02 viene con confermato l'allenatore Puccica, i gialloblù, vengono descritti dai giornali coma una squadra di ragazzini, destinati alla retrocessione diretta. Arrivano invece i risultati ed addirittura, la squadra gialloblù si rivela come una autentica sorpresa, viaggiando per buona parte del campionato nella zona alta della classifica. Da segnalare la partita in notturna con la corazzata Catania vinta per 1-0 davanti ad oltre 4000 spettatori. Il finale di campionato è tutto da dimenticare....

La stagione 2002/03 rappresenta quella della svolta si apre nel nome di Gennaro Aprea e si concluse sotto il nome e di Fabrizio Capucci. Il nuovo presidente produttore televisivo, ex attore, scopritore di Megan Gale, ex marito di Catherine Spaak porta con se entusiasmo, risvegliando un ambiente ormai assopito e distante. Con il suo arrivo inizia anche un periodo positivo della squadra che torna a giocare a calcio trascinata da capitan Martinetti e da Vincenzo Santoruvo. Risale dal fondo classifica e raggiunge la salvezza matematica con una domenica di anticipo.

Il campionato 2003/2004 si ricorderà come il campionato dei record, perso nella finale play-off con il Crotone. Partenza lanciata della Viterbese che per ben 15 giornate nel girone di andata, rimane in testa alla classifica; al giro di boa, i gialloblù sono ancora lì, ma nel girone di ritorno, gli otto pareggi ottenuti, ne precludono la vittoria finale. I play-off vengono comunque raggiunti, ed i viterbesi cominciano veramente a vedere la serie B. Nella semifinale con l'Acireale, la Viterbese vince 2-1 in Sicilia e 1-0 in casa è il tripudio... La finale per la serie cadetta con il Crotone, dimostra che lo stadio Rocchi non è più sufficiente a contenere l'entusiasmo dei tifosi, nonostante una buona prova, la Viterbese in casa non riesce ad andare oltre lo 0-0. Nel match di ritorno a Crotone, i gialloblù, complice una gara incolore, subiscono una cocente sconfitta per 3-0. Tra la delusione generale, svaniscono definitivamente le speranze di promozione. Ma il peggio deve ancora arrivare, infatti mentre si parla ancora di B, la Viterbese clamorosamente non viene iscritta al campionato di c1, il presidente Capucci vende la squadra a Greco, il quale non presenta la fideiussione per l'iscrizione condannando la squadra all'inferno dei dilettanti.

Dopo un'estate travagliata, la U.S. Viterbese calcio viene definitivamente estromessa dal campionato di C1, Nasce il Viterbo Calcio che grazie al lodo Petrucci, viene ammessa al campionato di C2, il Presidente è Angelo Venanzi. In panchina viene chiamato il tecnico Susini. Il Viterbo calcio parte in ritardo, viene formata una squadra all'ultimo momento. L'inizio sembra positivo, ma poi cominciano le sconfitte e i gialloblù crollano inesorabilmente in fondo alla classifica, nemmeno la cura Galderisi, riesce ad evitare la sofferenza dei play-out. Da ricordare il clamoroso ammutinamento dei giocatori, dopo l'esonero di Galderisi, in conseguenza del quale, viene richiamato sulla panchina gialloblù. I play-out per non retrocedere in serie D, finiscono con 2 vittorie del Viterbo Calcio (3-0 e 0-1)

La stagione 2005 - 2006 inizia con il nuovo presidente Pecorelli, il quale, arriva a Viterbo con grandi propositi, in panchina il sig. Perrone, già tecnico della berretti gialloblù. Purtroppo i risultati, non sono entusiasmanti e già alla 4° giornata sulla panchina viterbese, arriva: Andrea Chiappini. Nonostante i nomi dal passato illustre, i giocatori gialloblù, non riescono ad imporre il loro gioco. La Viterbese naviga nella parte bassa della classifica per tutto il girone di andata, poi nel finale di campionato, finalmente arrivano i risultati, con una bella rimonta la squadra gialloblù, risale fino ai posti utili per i play-off, sfiorati per pochissimi punti. Al termine del campionato arriva anche una penalizzazione di due punti, per illecito amministrativo…

Nell'estate 2006 la Viterbese, stretta nella morsa dei debiti, è stata rilevata da una cordata capeggiata da Gianni Bisanti, che ha reso possibile l'iscrizione al campionato di serie C2.    Alla guida c'è un duo tecnico: Tamborini e Pochesci, con quest' ultimo che ufficialmente ricopre la carica di direttore tecnico. I primi di febbraio si dimette l'allenatore Pochesci al suo posto viene chiamato il tecnico reatino Pirozzi. Per quasi tutto il campionato la Viterbese rimane al ridosso della zona play-off, centrando la salvezza con diverse giornate di anticipo, da segnalare nel corso della stagione il cambio di Presidenza che passa dopo una lunga diatriba all’imprenditore Alberto Maggini   

Il 2008 è l’anno della clamorosa retrocessione, la conduzione tecnica viene affidata a Roberto Rambaudi, il girone di andata è disastroso, la Viterbese vince la sua prima partita alla 16a giornata. Alla fine del girone di andata, Rambaudi si dimette, al suo posto arriva Di Chiara, poche partite e altrettanti risultati negativi. Torna Rambaudi che in qualche modo, riesce ad evitare la retrocessione diretta. Arrivano in società nuovi soci, ma i play-out sono inevitabili, di fronte il Viareggio che si aggiudica sia la gara di andata (1–0) che quella di ritorno (2–1) dopo 13 anni si torna nel baratro dei dilettanti.  

Serie D, stagione 08/09 la Viterbese conquista i play-off, ma dopo aver superato il primo girone, perde la partita decisiva contro il Renate, ancora una volta la società rinuncia alla domanda di ripescaggio, il campionato successivo riserva ai tifosi gialloblù, ancora tanta delusione e un misero 8° posto.

Il campionato 2010/2011 riserva ai tifosi della Viterbese soltanto un sesto posto, non sufficiente per l'accesso a play off, stesso discorso nell'anno successivo 11/12, da segnalare  il raggiungimento della semifinale di coppa Italia, persa contro il Sant'Antonio Abate.

La stagione 2012/13 si conclude con l'ennesimo fallimento, nonostante un campionato eccezionale, terminato con la disputa dei play-off, la Viterbese strangolata dai debiti lascia anche la serie D.

Il Presidente Camilli unisce il titolo della Castrense con quello della Viterbese e porta di nuovo al Rocchi la squadra Gialloblù, ripartendo dal campionato di Eccellenza laziale, ed è subito un trionfo con la vittoria del campionato, nonostante la sconfitta nella finale di coppa Italia regionale persa per 3-1 contro la squadra romana dell'Empolitana Giovenzano

Il campionato 2014/2015 termina con l'ennesima delusione, la squadra gialloblù arriva al secondo posto, sfiorando la promozione, nonostante il fallimento di diverse società in lega pro, la Viterbese non viene ripescata...

2015/2016 Un'annata indimenticabile: una cavalcata trionfale, la vittoria del campionato e la conquista del scudetto dilettanti !! Al secondo tentativo i gialloblù centrano l'obiettivo promozione, con un campionato di altra categoria per quanto riguarda la testa della classifica, alla fine prevale il maggior tasso tecnico e la capacità di concentrazione della Viterbese. I gialloblù partono lenti e già alla sesta giornata, arriva l'esonero di Sanderra, al suo posto Nofri che dopo qualche giornata di assestamento, infila una serie impressionante di vittorie, fino alle ultima in casa dell'Astrea, che decreta la vittoria finale e la matematica promozione in serie C.  Ma il bello arriva con la Poule scudetto, nella quale la Viterbese dimostra tutta la propria forza, annienta le pretendenti e conquista meritatamente il Tricolore.

Il ritorno tra i professionisti nella stagione 16/17, inizia sotto i migliori auspici, infatti i gialloblù partono in quarta. Dopo 9 giornate la Viterbese occupa la terza posizione, con la migliore difesa d’Italia, dietro le corazzate Alessandria e Cremonese. Inizia una serie impressionante di infortuni ed i gialloblù cedono il passo. Alla 17° giornata, salta la panchina di Mister Cornacchini, fatale la sconfitta interna con il Siena. Arriva Pagliari, ma il Patron non contento del gioco espresso dalla squadra, a febbraio solleva dall’incarico il tecnico marchigiano e richiama sulla panchina Cornacchini. Passa appena un mese e con la sconfitta di Livorno, arriva l’esonero bis per Giovanni Cornacchini, stavolta si pensa ad un tecnico locale, infatti viene chiamato sulla panchina gialloblù, Lillo Puccica, che finalmente riesce a riprendere la marcia, centrando il traguardo dei Play Off. Al termine della stagione regolare la Viterbese si piazza al 7° posto, e in gara unica affronterà la Giana Erminio, il regolamento non favorevole ai Gialloblù prevede solo la vittoria in terra lombarda, ma al termine di una gara equilibrata, la Viterbese non va oltre il pareggio (2-2) e abbandona a testa alta, gli spareggi per l’ammissione alla serie B.

Il secondo anno consecutivo tra i professionisti,vede ancora protagonista la compagine gialloblù, sempre presente nelle posizioni alte di classifica. La squadra parte forte, ma poi non riesce a tenere un passo regolare, cosicché inizia il walzer degli allenatori, con ben 5 cambi di panchina. Nonostante tutto la squadra arriva alla finale di Coppa Italia, persa contro l'Alessandria (0-1 / 1-3).  Il campionato vede i gialloblù, occupare sempre i posti a ridosso delle prime, cammino che garantisce l'accesso ai Play-off. Torna l'entusiasmo dei tempi passati e si ricomincia a respirare profumo di B. La Viterbese ora fa sul serio.. prima il Pontedera, poi la Carrarese e quindi il Pisa, vengono superate dalla compagine gialloblu che comincia a far sognare i propri tifosi. Quando la semifinale sembra ad un passo arriva il Sudtirol, squadra compatta che trova una Viterbese sfortunata e affaticata, per le tantissime partite disputate ben 51 gare ufficiali. Nella doppia sfida 2-2 a Viterbo e 0-2 a Bolzano finiscono i sogni di gloria, ma rimane la convinzione che la strada sia tracciata.

il 2018/19 è l’anno del trionfo in Coppa Italia. La Viterbese viene inserita nel girone C ed il presidente Camilli non ci sta, attraverso vari ricorsi, cerca di evitare il girone sud, troppo dispendioso e geograficamente non corretto. Dopo varie sentenze e con notevole ritardo, la Viterbese inizia il campionato.  Dopo le prime 10 giornate, in ritardo di condizione e palesemente lontana dai ritmi agonistici necessari, la squadra naviga in fondo alla classifica.  A farne le spese, il tecnico Lopez che alla decima giornata, viene esonerato.  Al suo posto arriva Calabro ed inizia la risalita gialloblu, che porterà la squadra Viterbese in piena zona playoff. Parallelamente comincia la cavalcata in Coppa Italia che vedrà i gialloblù conquistare la Coppa Italia di serie C, ai danni del Monza di Berlusconi. Nelle ultime due giornate, l’allenatore Rigoli prende il posto di Calabro, esonerato dopo le sconfitte nelle ultime giornate di Campionato. Sarà proprio il tecnico siciliano a guidare la squadra, nella vittoriosa finale di Coppa e nel doppio scontro perso contro l’Arezzo nei play off.

ll patron Camilli nonostante il trionfo in Coppa Italia,lascia la presidenza. Alla guida della società arriva il presidente Marco Arturo Romano. La Viterbese parte bene, ma dopo qualche giornata arrivano i primi infortuni ed i gialloblù non decollano, a farne le spese è il mister Lopez che dopo la 14a giornata viene esonerato. Al suo posto arriva Calabro, ma causa Pandemia, il campionato della Viterbese, termina all'11a di ritorno, con la sconfitta interna con il Rieti, che sancirà l'esclusione dai Play off

FORZA VECCHIO CUORE GIALLOBLU'